Jingalov hats

Jingalov Hats

Un viaggio scelto a caso in una meta scelta a caso, si è rivelato un weekend di risate e genuina sorpresa. L’Armenia non era nella mia travel wishlist, mai presa in considerazione, e invece mi ha piacevolmente stupita.

Di base siamo stati tre giorni nella capitale Yerevan (anche scritta Erevan, più corretto, o in italiano Jerevan), e un giorno abbiamo fatto un tour per scoprire le bellezze dei monasteri e della montagna armena. Yerevan è una città elegante e dura, minimalista e melodiosa, a misura d’uomo, autentica, piena di vita, di arte e di cultura. Ed è per questo che alla fine mi è rimasta nel cuore.

Altra cosa da non sottovalutare è che in Armenia si mangia e si beve bene sempre, e nel mio caso si riesce sempre a trovare una proposta vegana nei menu. Prendetevi un bicchiere di vino armeno mentre vi rilassate un pò, oppure andate a pattugliare il sottobosco urbano di localini underground, discoteche gay, baracchini coloratissimi ricavati da sottoscala esplorando in lungo e in largo l’anello dei giardini del centro.

Armenia

Tra le varie cose che potete assaggiare in Armenia non dimenticatevi dei Jingalov hats. Si tratta di una focaccia o piadina ripiena con una ventina di erbe locali di campo, consumata preferibilmente in primavera ma anche fino all’autunno.

Quando si preparano i Jingalov hats, è importante ottenere un buon mix di verdure a seconda di ciò che si ha a disposizione. Può essere qualsiasi cosa, dalle foglie di ravanello alla bietola, purché si abbia un mix di sapori diverso.

Focaccia armena

La cosa bella di questa ricetta è che, una volta che si sa come preparare e farcire queste focaccine, si può dare libero sfogo alla propria creatività con il ripieno e seguire il concetto piuttosto che la ricetta. Ora, senza ulteriori indugi, esploriamo questo piatto armeno buonissimo.

Prova questa ricetta e mettila su Instagram con il tag @healthy_barta + #healthybartarecipe 🙂

Jingalov Hats

Ingredienti

  • Ingredienti per l’impasto
  • 300gr di farina 00

  • 180ml di acqua tiepida

  • 1 cucchiaino di sale

  • Ingredienti per il ripieno
  • 80gr di spinaci freschi

  • 60gr di bietole

  • 60gr di rucola

  • 30gr di prezzemolo

  • 30gr coriandolo fresco

  • 20gr di aneto

  • 30gr di cipollotto o erba cipollina

  • 10gr di menta fresca

  • 15gr di basilico fresco

  • 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva

  • 1 cucchiaino di sale

  • 1/2 cucchiaino di cumino

  • 2 cucchiaini di paprika dolce

  • 1/2 cucchiaino di peperoncino

  • 1 cucchiaio di succo di limone

Procedimento

  • In una ciotola, unite la farina e il sale. Aggiungete l’acqua poco alla volta, mescolando.
  • Impastate con le mani il composto per 5-7 minuti fino ad ottenere una consistenza liscia ed elastica. Coprite l’impasto e lasciate riposare a temperatura ambiente per 30-40 minuti.
  • Nel frattempo preparate il ripieno. Lavate e asciugate tutte le erbe, poi tritatele finemente con un coltello o mezzaluna.
  • Mettete le erbe tagliate in una ciotola e conditele con sale, olio e le spezie. Mescolate per bene. Le erbe restano crude, cuoceranno direttamente insieme all’impasto.
  • Trascorso il tempo di riposo dividete l’impasto in 8 palline. Stendete ogni pallina a forma di disco sottile largo circa 20cm.
  • Disponete le erbe al centro del disco di pasta, all’incirca un 90-100gr di erbe.
  • Prendete i due lembi esterni del cerchio e iniziando dal centro uniteli tra loro pizzicandoli insieme. Continuate a pizzicare i bordi fino a chiudere le estremità.
  • Poi premete con la mani la parte centrale della chiusura per sigillare meglio l’impasto. Capovolgete il ripieno con la chiusura rivolta verso il basso e appiattite di nuovo il ripieno con il palmo della mano.
  • Scaldate una piastra o padella antiaderente a fuoco medio-alto.
  • Cuocete ogni Jingalov hats 2-3 minuti per lato, senza olio, finché risulta dorato e leggermente croccante.
  • Servite caldo o tiepido.

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