Ci sono viaggi che sogni per anni e poi, quando finalmente li vivi, ti rendi conto che nessuna immaginazione poteva avvicinarsi alla realtà.
L’Uganda per noi è stata questo: un Paese che ci ha conquistati dal primo all’ultimo giorno.
Un viaggio intenso, fatto di strade sterrate infinite e di risate con nuovi amici. Cieli africani che sembrano dipinti, e incontri con animali che rimarranno impressi nella memoria per sempre.
Abbiamo camminato accanto a rinoceronti giganteschi, ci siamo emozionati davanti ai gorilla di montagna che ci osservavano con i loro occhi profondi e silenziosi, e abbiamo visto ippopotami, elefanti, leoni arrampicati sugli alberi e persino il famoso uccello dal becco a scarpa.
L’Uganda non è solo un luogo da visitare: è un luogo che si vive. È il sorriso dei bambini lungo la strada, è il profumo della terra rossa dopo la pioggia, è la sensazione di far parte, anche solo per un attimo, di qualcosa di autentico e primordiale.
Non a caso, Winston Churchill la chiamò “la Perla d’Africa”, e oggi capisco esattamente perché.

Tra i tanti sapori scoperti durante questo viaggio, uno mi ha conquistata per la sua semplicità e la sua capacità di raccontare un intero Paese in un solo cucchiaio: lo stufato di fagioli dell’Uganda.
In Uganda i fagioli sono molto più di un semplice ingrediente. Sono un pilastro della dieta quotidiana, una presenza costante nelle case, nelle scuole e nei mercati. Sono uno di quei piatti che tutti imparano a cucinare sin da piccoli, perché nutrono, saziano e scaldano il cuore.
La cosa più affascinante è che non esiste una sola ricetta “giusta”: ogni famiglia ha la sua versione, e spesso cambia in base a ciò che la giornata offre.
A volte lo stufato è ricco di pomodori freschi e quindi più acidulo, altre volte profuma intensamente d’aglio perché magari le cipolle quel giorno non c’erano.
Capita anche che non ci siano né cipolle né pomodori, ma il piatto si prepara lo stesso, perché i fagioli sono indispensabili e si adattano a tutto.
Il numero di pomodori e cipolle utilizzati determinerà il risultato dello stufato. Si consiglia di utilizzare almeno 1 cipolla intera e 2-3 pomodori. I pomodori, se ben cotti, aggiungono un sapore umami allo stufato.
Il segreto è caramellare le cipolle e cuocere i pomodori a pezzetti finché non si separano dall’olio. Se si utilizza il concentrato di pomodoro, si applica la stessa tecnica. Aggiungete acqua a seconda della consistenza desiderata.
Più a lungo si lascia sobbollire lo stufato, migliore sarà il sapore 🙂

Lo stufato di fagioli dell’Uganda è una ricetta antica nata dalla necessità di nutrirsi, perché i fagioli in Uganda sono davvero vita.
Prova questa ricetta e mettila su Instagram con il tag @healthy_barta + #healthybartarecipe 🙂
Stufato di fagioli dell’Uganda
Ingredienti per lo stufato
300gr di fagioli rossi cotti e scolati
2 pomodori maturi
1 peperone verde medio
1 cipolla
2 spicchi d’aglio
500ml d’acqua
1/2 cucchiaino di zenzero fresco tritato
1 cucchiaino di curry
1/2 cucchiaino di cumino in polvere
1/2 cucchiaino di coriandolo in polvere
1/2 cucchiaino di pepe nero
2 cucchiai di olio
peperoncino fresco q.b.
sale q.b.
Procedimento
- Tritate l’aglio e la cipolla e metteteli a rosolare in una pentola con l’olio e il peperoncino. Cuocete a fuoco medio basso fino a quando le cipolle non diventino traslucide.
- Tagliate i pomodori a pezzettini e aggiungeteli al soffritto. Mescolate bene e lasciate cuocere finché non saranno morbidi e si saranno separati dall’olio.
- Tagliate il peperone a pezzettini piccoli, tritate lo zenzero fresco e uniteli nella pentola. Aggiungete anche il curry, il cumino, il coriandolo, il pepe nero, il sale e mescolate bene in tutto.
- Fate cuocere per qualche minuto per far insaporire e poi aggiungete i fagioli cotto e scolati. Mescolate bene.
- Aggiungete l’acqua, alzate un pò la fiamma e lasciate cuocere i fagioli finché l’acqua non sarà quasi completamente evaporata e non si sarà formato uno strato cremoso e oleoso in superficie. Aggiungete altra acqua se volete una consistenza più liquida.